La regola d’oro

Uno degli insegnamenti più grandi di Gesù, fulcro dell’etica cristiana, conosciuto anche come la regola d’oro è: Amerai il tuo prossimo come te stesso.” (Mt22,39)

In uno dei tanti discorsi tenuti da Gesù, in particolare nel “Discorso della montagna”, ritroviamo questo insegnamento sotto altra forma:

“Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.” (Lc 6,31).

Questa forma viene identificata con la “la regola d’oro” che ha radici in diverse culture, dalla filosofia greca (Pittaco, Talete, Ipocrate, Epitteto) all’ oriente (Lao-Tse, Confucio) che troviamo però formulata principalmente nella sua forma negativa: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”

Se mettiamo a confronto le due forme, quella positiva, insegnataci da Gesù è senz’altro più forte e al tempo stesso più esigente e impegnativa: Poiché attiva, ci chiede di agire nei confronti del prossimo, facendo del bene anziché limitarsi ad evitare di fare del male.
Soffermiamoci a pensare come sarebbero le nostre relazioni, la nostra famiglia e la nostra società se ognuno di noi applicasse questo insegnamento. In fondo ad ognuno di noi piace essere amato e accudito, pensate a quanti benefici avremmo prendendoci cura amandoci, l’uno degli altri.

Ma non è finita qua, Gesù è andato ancora oltre, chiedendoci di amare anche i nostri nemici:

Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.” (Lc 6,27-36).

Donando la sua vita, sacrificandosi ci ha dato l’ esempio più grande. Seguendo i suoi insegnamenti onoreremo il suo sacrificio, e contribuiremo ad un mondo migliore.