Dal frutto si riconosce l’albero.

Come distinguere il buono dal cattivo ? Gesù ci ha insegnato anche questo…

Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

Con queste poche ma chiarissime parole, Gesù vuole trasmetterci un metodo di discernimento infallibile, che ci insegna a valutare un qualcosa (l’ albero) dalle sue azioni (i frutti).
Quindi non dobbiamo mai guardare prima l’ albero e valutare se un frutto è buono o meno, perché così facendo potremmo cadere in errore, bensì dobbiamo sempre partire dal frutto: se esso è buono allora anche l’ albero che l’ ha prodotto sarà buono.
Effettivamente chi persiste nell’essere cattivo, non può compiere opere buone; mentre chi persiste nel rimanere buono, non può compiere opere cattive. Possiamo trovare questo insegnamento racchiuso questa sua semplice ma diretta massima:

33Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero.

Prosegue poi avvisandoci riguardo alla sorte degli alberi “cattivi”, riferendosi chiaramente al giudizio di Dio:

19Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

Con questo metodo Gesù, oltre a donarci uno strumento di discernimento utile nelle situazioni che ci presenta la vita di tutti i giorni, ci invita e ci aiuta a riconoscere i falsi profeti:

15Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16Dai loro frutti li riconoscerete.

spingendoci a non fermarci alle loro parole, ma a guardare le loro azioni (i frutti).