“Non preoccupatevi”

Un’ altro dei primi insegnamenti di Gesù, potremmo dire basilare, è stato quello di non preoccuparci. Un’ insegnamento molto caro, che aiuta e migliora la nostra vita…approfondiamolo.

Per iniziare, andiamo alla fonte di questo insegnamento, cioè al discorso riportato dal vangelo di Matteo:

19Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; 20accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. 21Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
22La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: «Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?». 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena. (Mt 6,19)

Nonostante la chiarezza e l’inequivocabilità delle sue parole, procediamo ad una piccola analisi di questo discorso.
Innanzi tutto il primo messaggio che ci viene mandato é quello di fidarci di Dio, che si prende cura di tutti gli esseri viventi del creato, procurando cibo a tutti gli animali, e occupandosi di ogni specie vivente; questo ci fa notare come il suo sguardo veglia sempre su di noi.(cfr vv. 26-28)
La nostra vita, soprattutto al giorno d’oggi è piena di angoscia (spesso vana, dato che non riesce a cambiare le situazioni che la generano); così Gesù ci esorta a non preoccuparci del domani(cfr vv. 25.28.31), dato che al di sopra di tutto c’è Dio padre ad assistere; ma ad affidarci a lui, che non ci risolve magicamente i problemi, ma ci permette di affrontarli con lo spirito giusto. Purtoppo spesso ci dimentichiamo di Dio e ci aggrappiamo a beni materiali, dimenticando e rifiutando così anche il suo aiuto. Gesù ci insegna che quando ci affanniamo in questa ricerca illusoria, non solo disperdiamo energie ma andiamo incontro all’infelicità, dato che la ricerca degli  idoli non ha un punto di arrivo. (Ad esempio la sete di potere e di ricchezza che non hanno mai fine). Aggiungendo poi “Non potete servire Dio e la ricchezza” (v. 24) molto chiaramente veniamo messi davanti ad una scelta: o Dio o gli idoli (ricchezza, droghe, potere ecc.). ancora una volta data la società dove viviamo siamo chiamati a compiere questa scelta ogni giorno, più volte al giorno con le sue relative conseguenze.

Alla luce di tutto ciò ci regala la via di uscita, un consiglio, una regola di vita fondamentale: “Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia” vivendo secondo i suoi insegnamenti dicendoci poi che tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci verrà dato in aggiunta.